Pitturare gli pneumatici in scala è sempre un’operazione delicata poiché questo elemento caratterizza fortemente il nostro modellino, sia esso un veicolo completamente ruotato o semicingolato. Inoltre il modo di sporcarsi degli pneumatici è estremamente singolare e tipico e bisogna fare attenzione a non eccedere e consentire alla componente in gomma di poter trasparire in modo adeguato e credibile, rispettando la logica di esercizio delle varie parti del pneumatico che interagiscono con il terreno.
La forma del pneumatico, la scultura del battistrada, la natura del terreno, la stagione, il senso di marcia del veicolo, l’usura sono tutti elementi che influiscono su come questo importante elemento di contatto del veicolo con il terreno si sporca e appare ai nostri occhi, per questo è fondamentale raccogliere quanta più documentazione è possibile reperire sul soggetto da realizzare.
Il fango secco e l’impolveramento è un effetto ricorrente e sul quale vale la pena di acquisire una certa padronanza per realizzare in modo credibile i nostri modellini, siano essi automobili, jeep, autoblindo o semicingolati.
La colorazione avverrà tutta a pennello e procederemo per step in modo da standardizzare e semplificare la procedura il più possibile.
La colorazione di base
Coloro solitamente gli pneumatici non di nero come spesso si è portati a fare bensì di un colore marrone scuro indefinito di cui ho trovato un discreto corrispettivo nel Rubber della Testors.
E’ bene fare asciugare bene per qualche giorno il colore di base poiché i trattamenti successivi risultano abbastanza aggressivi sul colore di base.
L’invecchiamento step by step
Step 1: La colorazione del battistrada
Eseguo un primo passaggio a solo in corrispondenza del battistrada con una miscela di colori ad olio Giallo di Napoli, Terra ombra e un po’ di Giallo ocra diluiti in white spirit (ma i colori andranno scelti in base al teatro di operazioni del mezzo realizzato) in modo che penetri nei recessi e nella scultura del battistrada. Se si vuole dare un po’ di consistenza e varietà cromatica al colore si può mescolare anche del pigmento dai toni terrosi.
Il tempo di colorare tutte le ruote e ritorno sulla prima con un cottonfioc leggermente umido di white spirit per rimuovere parte del colore presente sulle parti in rilievo del battistrada.
Questa procedura mette in luce i dettagli e simula polvere e fango secco nei recessi del battistrada oltre che l’usura del battistrada a diretto contatto con il terreno.
Step2: La colorazione delle spalle del pneumatico
In questa fase utilizzo, oltre che gli olii anche una miscela di pigmenti che mi sono fatto in casa a partire da terre di colorificio. Una piccola traccia di pigmento raccolta con il pennello già intriso nel colore viene deposta sull’anello del pneumatico vicino al cerchio. Questo passaggio non è eccessivamente accurato ma non deve interessare l’intera faccia laterale del pneumatico. E’ necessario salvaguardare un anello centrale in corrispondenza della pancia formata dal pneumatico.
Il colore depositato va ora accuratamente sfumato avendo cura di preservare tale anello più pulito, utilizzando un pennello intriso di white spirit. Si continua finchè non si è soddisfatti del grado di copertura e sfumatura del colore.
Step3: Rifinitura con lavaggi mirati sul pneumatico
A questo punto si effettuano lavaggi mirati con la miscela di colori iniziale un po’ più diluita ed utilizzando un pennellino più sottile per evidenziare particolari del battistrada, delle spalle del pneumatico e uniformare e rifinire gli interventi precedenti.
Step 4: Rifinitura e valorizzazione della gomma del pneumatico
A questo punto è necessario far affiorare il colore della gomma del pneumatico per aggiungere il necessario contrasto all’insieme altrimenti appiattito dall’impolveramento con olii e pigmenti.
Con il pennello leggermente umido (non intriso!) nel white spirit riprendo e ripulisco un sottile anello in corrispondenza della pancia laterale del pneumatico.
Quest’area più pulita del pneumatico è spesso riconoscibile nelle foto d’epoca dei mezzi ruotati operativi. Con il pennello vado a sfumare ulteriormente il colore in modo da rendere più naturale il deposito di polvere e fango secco.
Il vostro pneumatico è stato invecchiato!
Non rimane ora che trattare anche i dettagli come razze, bulloni e cerchi che vengono sottoposti a impolveramento con lo stesso procedimento utilizzato per il trattamento delle aree circostanti del veicolo, sfumando e ritoccando gli eccessi.
Il risultato, ad asciugatura ultimata, è estremamente convincente, almeno per i miei gusti!
Se siete interessati al soggetto utilizzato in questo articolo potete leggere l’articolo su come è stato costruito.
Buon divertimento
Per conoscere Andrea vai alla scheda dei collaboratori di modellismochepassione.it »