Questo articolo è l’occasione per fare un inventario dell’attrezzatura di cui mi sono dotato nel corso degli anni e che mi consente di raggiungere un buon standard di realizzazione nel modellismo statico militare. Ho deciso così di condividere con gli amici di “Modellismo che passione!” la mia esperienza in merito.

Durante la mia carriera modellistica ho potuto verificare come l’attrezzatura base, quella che si raccoglie per cominciare, sostanzialmente rimane la spina dorsale della dotazione di ogni modellista e questa sarà solo raramente integrata con attrezzi nuovi e sofisticati. Ritengo infatti, contrariamente a quanto molti possano pensare, che questo sia il bello del modellismo statico militare: la  potenziale semplicità ed economicità dei materiali.

In ogni caso ho indicato per primi quelli essenziali per la costruzione di un modello base e per affrontare con una certa tranquillità anche un superdettaglio, che sia esso un kit in plastica, resina e  metallo bianco. Per realizzare autocostruzioni e conversioni il modellista può avvalersi, facoltativamente, anche di altri attrezzi più sofisticati saranno oggetto di nuovi articoli.

La situazione ideale per ogni modellista è allestire una stanza/laboratorio in cui è possibile tenere tutto a portata di mano liberamente, e dalla quale è possibile uscire dopo una sessione di modellismo e poter ricominciare senza dover ogni volta riporre o tirare fuori tutta l’attrezzatura. Se, come me, non siete in questa privilegiata situazione, sceglietevi almeno una superficie piuttosto ampia e ben illuminata, naturalmente e artificialmente, su cui poter distendere stampate, materiali, documentazione ed istruzioni da poter rapidamente consultare all’occorrenza.

Superficie per il taglio

Visto che nella mia carriera di modellista statico militare mi è capitato di rovinare tavoli e superfici su cui mi mettevo a lavorare ho deciso di dotarmi di un tappetino di gomma o superficie per il taglio, di quelli che che è possibile trovare nei negozi di belle arti o grafica. Ne esistono di diverse dimensioni per cui è possibile scegliere quello che più si adatta alle nostre esigenze ed in più sono anche quadrettati o graduati per cui sono un utile strumento durante le operazioni di taglio di plasticard, lamierino, fili di rame e quant’altro. La rimozione di parti dalle stampate non sarà più una operazione che ci tiene in apprensione per le sorti del tavolo di casa!

Tagliabalsa (Cutters)

Forse l’attrezzo modellistico più importante è il coltello o cutter che dir si voglia. Ce ne sono di tutte le dimensioni e fogge ed è possibile reperirli nei negozi di belle arti, hobbistica e fai da te, grandi magazzini. Quelli del tipo con le lame intercambiabili, da spezzare per ritrovare sempre il miglior filo è quello che uso solitamente. Economico ed efficace se si ha l’accortezza di sceglie un articolo che consenta un’impugnatura sicura ed un buon fissaggio della lama per evitare che nel momento di maggior sforzo questa si sposti.

Lime

Nei negozi di ferramenta è possibile trovare dei set di lime di diversa sezione. La mia serie di lime include le sezioni di base: quadrate, rettangolari, rotonde e triangolari. Le lime di buona qualità sono prodotte con differenti tipi di taglio, per ottenere una diversa profondità di asporto durante la limatura.

Generalmente si adoperano per eliminare velocemente eccessi di metallo bianco, resina o plastica, e si possono ripulire agevolmente con una spazzola a fili metallici.

Pinzette e forbici

Entrambi questi attrezzi sono utilissimi e non necessariamente costosi, Ne ho un paio piuttosto economiche (l’attrezzatura per la manicure e le cure estetiche delle nostre mogli possono essere un’inesauribile fonte per noi modellisti) con le quali maneggiare all’occorrenza piccoli dettagli. Certo è che un buon paio di pinzette, che assicura una buona presa, ci farà risparmiare molto tempo a cercare piccoli pezzi che facilmente scappano via.

Non uso di frequente le forbici, ma ne ho un paio per tagliare sottili fogli di lamierino o fogli di plastica e aiutarmi per rimuovere qualche pezzo attaccato in modo particolare alle stampate.

Pinze e tronchesi

Dato l’incremento nei kit standard di parti in fotoincisione e l’uso sempre più frequente di componenti autocostruite in lamierino e filo metallico, mi sono dotato di un piccolo numero di pinze e tronchesi. Le pinze da elettricisti sono molto utili per tagliare barre di ottone e rame. Queste pinze sono molto comode anche per rimuovere dai pezzi di plastica gli eccessi di sprue o rimuovere grosse parti dagli alberi di stampata. Il loro taglio è pulito e servono a togliere i piccoli residui attorno alle parti in plastica. Se il vostro negozio di modellismo non le ha in vendita provate nei negozi di ferramenta.

Attrezzi per misurazione e calcolo

Squadrette, righelli in plastica trasparente e metallo, calibro e compasso sono essenziali per le fasi di superdettaglio di un modello.

Un paio di buone squadrette da disegno tecnico mi sono utilissime se devo disegnare su fogli di plasticard o lamierino parti da ritagliare e sostituire a quelle spesso sovradimensionate dei comuni kit in plastica. Unico accorgimento è non utilizzarle in fase di taglio sostituendole con righelli o squadre metalliche più resistenti alle lame del taglierino!

Il compasso è utilissimo per riportare correttamente e ripetutamente misure su profili e lastre da tagliare.

Il calibro a corsoio è un tipo di calibro costituito da un regolo graduato realizzato in due parti che scorrono assialmente tra loro e dotato di appendici (becchi, aste) che servono da battuta per le quote da misurare. È utilizzato principalmente per misurare la distanza tra due pareti simmetricamente opposte (vedi spessore di una lastra, diametro di un tondino, ecc).

Trapano e punte da trapano

Ormai non costruisco più direttamente da scatola. Le limitazioni dei metodi di produzione in grande serie portano sempre alla necessità di dover aggiungere ulteriori dettagli e siccome uso una certa varietà di materiali diversi capita di avere la necessità di attrezzi elettrici che consentono di svolgere lavori che necessiterebbero di ore, se eseguiti a mano, in pochi minuti e con un miglior livello di finitura.

Il mio trapano e un vecchio Minicraft che uso in vario modo: per forare naturalmente ma anche per tagliare, levigare, lucidare ecc. La grande varietà di punte ed utensili consente molte modalità di utilizzo.

Se decidete di acquistarne uno l’unica cosa essenziale di cui dovete assicurarvi è che sia dotato di regolatore di velocità. Prima di acquistare il trapano assicuratevi che stia comodamente in pugno e che l’interruttore sia facilmente accessibile. Considerate anche il peso: a volte è necessario adoperarlo per periodi considerevoli di tempo. Come detto gli attrezzi e accessori disponibili sono molti e una parte normalmente è già fornita di serie.

Una serie di frese è molto importante, insieme ad una o due di tipo cilindrico. Tutti i miei mandrini sono dotabili di dischi abrasivi. Questi dischi (0,6 mm) sono montabili in un supporto a cui vengono fissati con vite per l’inserimento nel mandrino come una normale punta da trapano. Con le frese è possibile lavorare qualsiasi metallo, togliere sbavature,ecc., e sono economiche.

Per forare delicatamente, sia ottone, rame ecc, uso un mandrino per trapano a mano sul quale riesco a montare piccolissime punte per metallo; ce ne sono di davvero fini delle quali è necessario avere molta cura poichè tendono a spezzarsi con facilità.

Scalpelli in metallo e spatole

In varie mostre di modellismo vi sono stands di ditte che producono attrezzi per hobby, in cui vengono offerte eccedenze. A prezzi vantaggiosi è possibile ottenere eccellenti utensili, ideali per lavorare e modellare certi materiali teneri, come per esempio lo stucco epossidico. Non usandoli spessissimo mi sono procurato solo un piccolo assortimento con varie punte e spatole dritte e ricurve.

Prodotti di uso frequente

Questo termine comprende colle, carta abrasiva e riempitivi epossidici. Tutti i modelli, siano da scatola, conversioni o autocostruiti e di qualsiasi materiale, necessitano di colla per tenere insieme le diverse parti. Ne uso solitamente di tre tipi: quella liquida per plastica (più è liquida meglio è), il cyanoacrilato e vinavil.

A queste posso aggiungere la colla bicomponente epossidica che uso più raramente.

Colla per plastica

Con i modelli in plastica la miglior colla è l’adesivo liquido per plastica. Questo è disponibile in tipi di diversa efficacia; scadenti, efficaci, molto pericolosi. Tutti i collanti per plastica sono solventi e lavorano sciogliendo le due superfici di plastica e saldandole insieme. Più è liquido il collante maggiormente sarà potente la colla e l’adesione. Se la colla è della consistenza dell’acqua si otterrà un’ottima e capillare azione – applicare la colla in un punto ed essa si distribuirà correttamente lungo la giunzione. Questa caratteristica offre normalmente un grande vantaggio ma richiede grande attenzione poichè può capitare di lasciare le proprie impronte sulla plastica, poi molto difficili da rimuovere completamente. Ricordate di arieggiare la stanza per ridurre l’esposizione ai vapori.

Colla epossidica

E’ composta da due diversi componenti: adesivo e indurente. E’ necessario mescolare eguali quantità da entrambi i tubetti; una volta effettuato l’impasto ed averlo applicato occorrono da cinque a dieci minuti prima che la colla abbia effetto. Ulteriori 24 ore servono per il completo asciugamento e indurimento. E’ una strana colla che tende a filare quando mescolata ed è di difficile applicazione in piccole quantità. A favore vi è la sua alta resistenza e la possibilità di lavorarla per lungo tempo. Indicata per fissaggi forti su parti strutturali.

Cyanoacrilato

Conosciuto comunemente come “supercolla” (attack) ha portato notevoli miglioramenti nella quantità dei modelli, soprattutto a seguito dell’introduzione dei set di superdettaglio in resina e fotoincisione.

Un adesivo super offre una grande resistenza alla trazione (a.e. è difficoltoso da staccare) ma risulta cedevole al taglio (nel caso siano piegati o si separino i pezzi tra loro). E’ notevole per fissare piccoli dettagli fotoincisi e per unire strisce di plasticard o piccoli dettagli in filo di rame o parti in resina. Il problema di questa colla è la modalità di utilizzo: io uso applicarla a gocce su un piattino di plastica prelevando con uno stuzzicadenti la quantità che via via mi necessita. In base alle condizioni atmosferiche può seccarsi in pochi attimi come in mezz’ora. Se la colla viene versata su un pezzo di carta cerata è possibile rimanga liquida più a lungo. Una singola goccia è, in linea teorica, sufficiente per tutta una serata di lavoro. Purtroppo però è sempre più quella che si perde seccando piuttosto che quella che viene utilizzata.

Colla bianca (vinavil)

E’ una colla non tossica specialmente utile per lavori che non necessitino di notevole resistenza, per attaccare equipaggiamenti sul carro o sistemare bagagli e bandiere. Asciugata diventa trasparente e si restringe. Un grande vantaggio è la sua abilità a ricostruirsi, se inumidita, quando è ancora fresca.

Carta abrasiva

Un ingrediente essenziale in modellismo è la carta abrasiva. Ne esistono due tipi: carta abrasiva smerigliata e carta abrasiva vetrata. Io uso il primo tipo perchè può essere bagnata, è di lunga durata ed è facile da maneggiare. Tutte le carte abrasive tolgono rapidamente gli eccessi dal materiale da ripulire. Il tipo smeriglio si inumidisce con acqua per rendere meno ruvida la superficie (nella carta abrasiva vetrata l’immersione in acqua invece distrugge la colla che trattiene al supporto la polvere abrasiva). La carta abrasiva è disponibile in fogli di diversi gradi di finezza; io uso tre tipi, la più grossa con grana da 320, la media da 600 e la fine da 1200. Con le suddette varietà si ottengono tutte le finiture necessarie. In aggiunta a questi fogli adopero strisce di carta vetrata di differenti gradazioni.

Di recente ho scoperto l’utilità delle limette abrasive per unghie che hanno il vantaggio di essere già montate su un supporto maneggevole e hanno anche un paio di gradazioni di grana tutto sommato standard per l’uso modellistico.

Stucchi epossidici

Un indispensabile aiuto per il modellista. Questi stucchi generalmente sono formati da due componenti. Come con la colla epossidica una reazione chimica trattiene le due parti quando i due agenti sono mescolati. I tipi che uso sono universalmente conosciuti come Milliput; e asciugano in tre o quattro ore a temperatura ambiente o anche in minor tempo se si scaldano le parti (per esempio con un asciugacapelli). Totalmente sagomabile appena mescolato, lo stucco può essere usato per otturare piccoli fori e per modellare particolari difficili. Io lo uso principalmente durante la realizzazione della pasta antimagnetica Zimmerit sui corazzati tedeschi. Quando asciutto diventa duro come roccia e può essere segato, limato, cartavetrato o lavorato in qualsiasi modo. Uno dei grandi alleati del modellista.

Altri generi di consumo

La lana d’acciaio è anch’essa un superbo leggero abrasivo. Io uso il tipo 0000 normalmente adoperata per pulire pentole, è perfetta per la pulizia finale di plastica, ottone, etc. Si trova di regola nei supermercati o nei negozi di ferramenta. Adopero anche notevoli quantitativi di nastri adesivi, stucco per vetraio, fazzoletti di carta di diverso tipo, ecc.

Questi in conclusione sono i principali attrezzi e materiali necessari per le cosiddette realizzazioni “da scatola”  ma che finisco per utilizzare durante conversioni, autocostruzioni e l’aggiunta di superdettagli.

Note sulla sicurezza durante le sedute di lavoro

Molti degli attrezzi che si adoperano nel modellismo sono potenzialmente pericolosi per la salute per via di profili taglienti delle lame, dei vapori di colle e vernici, dell’infiammabilità di certe sostanze, in forma solida, liquida o gassosa.

La raccomandazione è quindi di maneggiare con cura cutter e lame varie, areare gli ambienti frequentemente (si sa che l’inverno è il periodo migliore per fare modellismo e la tentazione di rimanere chiusi in casa al caldo è forte), tenere i contenitori di colle e vernici sempre chiusi se non occorrono e verificare che siano a perfetta tenuta. Alternative valide sono le cabine di aspirazione di vapori potenzialmente pericolosi o indossare maschere filtranti protettive contro aerosol e solventi avendo l’accortezza di cambiare i filtri quando esausti.

Altro importante accorgimento quando si lavorano le resine poliuretaniche che polverizzate con l’uso di frese, lime, carte abrasive ecc. possono essere inalate, è quello di inumidire gli attrezzi e la carta abrasiva per contenere la diffusione nell’aria del pulviscolo e della limatura di resina.

Buon lavoro e buon divertimento a tutti.