In questo articolo vedremo come è possibile realizzare anche da scatola un ottimo modello. Il kit Dragon n. 6265, è infatti la dimostrazione che negli ultimi anni i produttori di scatole di montaggio hanno raggiunto una qualità impensabile quando molti di noi hanno cominciato ad incollare i primi pezzi di plastica: è facile da assemblare per la buona scomposizione delle numerose parti anche se costringe il modellista alla consueta attenzione per alcune inesattezza ed incongruenze presenti nel foglio delle istruzioni.
Il kit permette di scegliere tra tre versioni: io ho optato per la versione D.A.K. (Deutsches Afrika Korps) e ho realizzato il modello da scatola con la unica aggiunta del cingoli della Friulmodel e dell’antenna di scafo in ottone, quest’ultimo accessorio fornitomi dall’amico Andrea Sala.
Montaggio e colorazione degli interni
Volendo rappresentare un mezzo con i portelli della torretta aperti ho curato particolarmente il montaggio degli interni per poi procedere alla loro verniciatura con acrilici Tamiya, bianco XF2 reso più caldo da qualche goccia di sabbia XF59, per le pareti e grigio XF24 per la culatta del cannone.
L’invecchiamento è stato realizzato con oli diluiti con thinner Humbrol.
Montaggio dello scafo
Sono passato poi alla parte inferiore dello scafo montando le sospensioni, operazione delicata questa dovendo eliminare i segni degli estrattori.
É seguita poi la chiusura e il completamento di tutto lo scafo.
Ricordo che in questo kit è presente una interessante soluzione: la parte gommata delle ruote è fornita in cerchi di vinile separati che facilitano notevolmente la vita al modellista nella fase di verniciatura, riducendo notevolmente le difficoltà per riuscire a garantire la netta separazione della parte in gomma dal resto della ruota.
Verniciatura
Prima di passare allo procedere alla verniciatura uso procedere ad un lavaggio sotto un leggero filo di acqua corrente con un pennello morbido e sapone in polvere, ponendo grande attenzione per non perdere nel lavabo eventuali pezzi: quindi chiusino sempre chiuso!!!!!!!.
A completa asciugatura ho dato una leggero velo di primer bianco Tamiya.
Trattandosi di un panzer della D.A.K. ho optato per una classica livrea giallo sabbia realizzata con acrilico Tamiya XF 59 schiarito con qualche goccia di XF 2 e dato ad aerografo.
Per spezzare la monotonia provocata dalla livrea monocromatica ho provveduto a schiarire il centro dei pannelli usando la tinta di base ulteriormente schiarita e spruzzata da vicino e passata a bassa pressione: si ottiene così una modulazione del colore di base che renderà moltissimo durante la fase dell’invecchiamento.
Posizionamento delle decal
Prima di passare alla sessione di invecchiamento è necessario posizionare le decal.
Per un’ottimale sistemazione delle insegne io procedo così: con l’ aerografo passo, nei punti previsti, l’acrilico lucido Model Master, cui segue la sistemazione della decal.
Operazione questa che viene facilitata dall’impiego dell’apposito liquido della Gunze Sangyo.
Ad asciugatura completa ulteriore velo di acrilico lucido e infine il tutto viene sigillato con acrilico opaco, sempre della Model Master.
Lavaggi e Filtri
Trascorsi un paio di giorni, per dar modo al colore di base di assestarsi, ho iniziato la sessione di invecchiamento, con un lavaggio generale di Bruno Van Dick Maimeri diluito in acqua ragia, cui sono seguiti leggerissimi lavaggi selettivi sui vari pannelli con lo stesso Bruno VanDick, questa volta diluito con solvente Humbrol, che evaporando velocemente permette di verificare rapidamente il risultato.
Dopo i lavaggi sono passato ai filtri con colori a olio: con un pennello molto sottile ho “puntinato” le superfici verticali con macchie di diverso colore, prediligendo il bianco, il terra di siena, il nero e il rosso e l’azzurro.
Dopo una decina di minuti, con un pennello piatto intriso nel diluente Humbrol ho tirato verso il basso questi colori, passando e ripassando il pennello sempre bagnato sino a lasciare semplicemente un leggerissimo, quasi non visibile, velo: risultato di questo lavoro è un cambio di tonalità del colore di fondo che rende estremamente reale la livrea del mezzo.
L’ ultimo step è stato quello di realizzare le opportune scrostature sui portelli e sulle zone di maggiore calpestio: l’effetto è stato realizzato con un grigio Vallejo dato con pennello molto sottile e con un successivo passaggio di matita molto morbida.
Cingoli e attrezzi
L’atto finale è stata la sistemazione dei cingoli: per questo Kit, come detto, ho preferito quelli in metallo bianco della Friulmodel, che dopo essere stati assemblati, hanno avuto una mano di primer Tamiya, al fine di garantire una ottima presa della vernice.
Per la colorazione ho usato una miscela di nero-grigio-marrone rossiccio.
E’ seguita poi una leggera passata di matita morbida per dare l’effetto metallico.
In conclusione ho sistemato gli attrezzi e le ruote di ricambio che per comodità sono stati realizzati separatamente.
Conclusione
Il Panzer IV Ausf.D della Dragon è in sostanza un bel kit che si monta con piacere e che certamente farà una bella figura nella nostra bacheca.
Luciano Esposito