Il diorama
Di solito non realizzo diorami per i miei modellini, perché questi ultimi assorbono già completamente la mia attenzione e la tensione di ciascun progetto si esaurisce con la loro costruzione. Trovo difficile dedicare tempo per fare un diorama a un modello quando ho la sensazione che questo sia già, modellisticamente, parte del passato, (anche se e stato terminato il giorno prima!) e stò già iniziando a fantasticare mentalmente sul prossimo modello da fare.
Ma questa volta, ho fatto un’eccezione.
Uno dei grandi vantaggi della globalizzazione e di Internet è che consente di conoscere modellisti di tutto il mondo e di instaurare con essi rapporti di vera amicizia e aiuto reciproco.
Nel dicembre 2009, ho visitato la Germania con mia moglie e i miei due figli e in questa occasione ho fatto visita a due amici, Michael Molter e Frank Foster e loro famiglie: due modellisti tedeschi eccellenti e di talento. Da quel viaggio, oltre che il ricordo delle escursioni al castello di Heidelberg e altri bei luoghi sul Reno, ho portato a casa una base in legno naturale costituita da una semplice “fetta” di un tronco d’albero.
Chi avrebbe mai pensato che sarebbe diventata la base di un Tiger!
Quindi con questa base come supporto, e una riproduzione di albero per modellismo ferroviario ricevuto in dono dal mio amico Michael Molter, avevo già tutti gli elementi necessari per il mio diorama.
Per iniziare ho testurizzato leggermente la superficie tagliata del legno con un minitrapano Dremel e ho dipinto il tutto di colore marrone Tamiya XF-72. Su questa base, con l’aggiunta di nero e grigio, ho creato diverse tonalità e intensità di colore per avere una base più attraente cromaticamente. Come con la parte inferiore del veicolo, ho applicato i colori terra d’ombra e anche il colore nero molto diluiti con acquaragia e con un po’ di vernice lucida per riprendere gli effetti di fango umido presenti in determinati punti del terreno (per esempio in corrispondenza delle orme dei cingoli).
Fatto ciò ho fissato il veicolo alla base per completare la perfetta integrazione tra il carro e il terreno effettuando nuovi ritocchi con i colori e i materiali precedentemente impiegati.
Ho quindi utilizzato della neve artificiale marca Signifier per dare l’idea di freddo e gelo di cui il mio Tigre necessitava. Le aree di neve sporca sono state ottenute con miscele di colore ad olio terra d’ombra molto diluite mentre quelle più luminose e innevate, con l’aggiunta di vernice lucida.
L’albero ha subito pochi trattamenti supplementari. Solo con l’ausilio dell’ aerografo viene variato leggermente il colore di base in modo irregolare per conferire un effetto di luce zenithale e successivamente, applicando con l’aerografo la vernice bianca irregolarmente dall’alto, viene conferita l’idea della neve depositata sul rami.
La figura
Devo confessare un grande peccato. Non mi piace dipingere figure, prova ne è il fatto che ne ho dipinte solo una mezza dozzina nella mia vita. Tuttavia, nonostante ciò, una figura è indiscutibilmente il tocco senza la quale un diorama è vuoto e senza vita.
Quindi, spinto dalla necessità, ho optato per una figura incredibilmente buona di Evolution, con un livello di dettaglio che non ha nulla da invidiare alle migliori figure in resina in scala 1/35, con posa e abiti che si adattano perfettamente all’idea e l’atmosfera del diorama.
Utilizzando colori acrilici e attraverso le usuali tecniche di pittura di figurini, ho cercato di trattare la eccellente figura nella maniera più degna possibile e credo che alla fine il risultato non sia poi così male anche se devo ammettere, che questa è la parte più debole, secondo i miei gusti, dell’intero diorama.
Devo dipingere di più figure, devo dipingere di più figure, devo dipingere di più figure, ….!
Conclusioni e ringraziamenti
Non vorrei perdere questa opportunità per manifestare la mia gratitudine per l’amicizia di Luciano Rodriguez, per gli insegnamenti e l’esempio che mi ha dato nel corso degli anni. Un esempio dei suoi insegnamenti è proprio lo sviluppo della tecnica del pennello a secco su superfici lucide che ho spiegato nell’ articolo sulla realizzazione del carro.
Inoltre, grazie ancora a Michael Molter per la sua amicizia e affetto, per il perfetto albero per ferromodellismo e per la base su cui ho realizzato il diorama.
Infine, come non può essere altrimenti, un ringraziamento alla mia famiglia per la tolleranza nei confronti di un hobby che ruba tempo alla vita insieme e che riduce la casa con il tavolo della cucina pieno di tagli, macchie di vernice ovunque e gli armadi pieni di modelli.